Ed è arrivato l’ultimo di dieci incontri da tre ore ciascuno (nella foto circa la metà dei ragazzi che hanno partecipato).
E’ stata un’esperienza per me molto importante: mi sono trovata a gestire una classe scolastica mista, infatti i ragazzi erano di prima e seconda media, più altri due di terza e quarta elementare.
Il divario tra queste diverse età si percepisce subito, anche in termini di abilità nell’uso del computer.
Il PON riguardava l’inclusione sociale e la lotta alla dispersione scolastica: ho visto che bisogna aspettarsi la presenza di ragazzi più irrequieti e poco attenti insieme ad altri molto timidi.
Un discorso a parte andrebbe fatto per i ragazzi che hanno il sostegno durante le lezioni scolastiche, e che non lo hanno durante questi laboratori: sono casi molto diversi tra loro per cui non si può generalizzare ed è la scuola che deve valutare con attenzione caso per caso.
Abbiamo effettuato molte attività diverse: a partire dalla programmazione con Scratch, all’elettronica per principianti, alla realtà virtuale, al MaKey-MaKey, a Gimp, a SugarCad, alla robotica.
La frase “è stato un percorso duro ed entusiasmante” in genere lo dicono gli scalatori, ma effettivamente oggi mi sembra di avere scalato anch’io una piccola montagna.
Però sulla cima non sono da sola, ci sono anche l’entusiasmo, i sorrisi, le emozioni di questi piccoli allievi.
Ognuno di loro sta scalando la sua personale montagna ed ho avuto l’onore di accompagnarli per un breve tratto.
E siccome “le montagne non finiscono mai”, a breve si parte per un’altra scalata, con un altro gruppo di intrepidi esploratori!
Grazie a tutte le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato!
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