Da qualche tempo il MIUR sta emanando dei bandi per portare delle novità a carattere tecnologico nelle scuole.
Inizialmente sono stati individuati degli “animatori digitali”, uno per istituto, che non sono altro che normali maestri o professori che si sono offerti di aggiornarsi sulla divulgazione tecnologica per ragazzi.
Quindi c’è stato il bando per la realizzazione degli “atelier creativi” che ha decretato 1873 vincitori in tutta Italia che si dividono 28 milioni di euro.
Questo significa che le scuole potranno dotarsi di attrezzatura riguardante la robotica e l’elettronica creativa, la stampa 3D, la realtà virtuale, il coding e così via. Ma potranno affiancare a questi anche strumenti da laboratorio artigianale tradizionale, in modo da avere dei mini-FabLab a disposizione delle classi.
Ovviamente ogni scuola potrà scegliere cosa acquistare anche in base ad un percorso didattico inserito nel progetto presentato.
Inoltre i bandi prevedono anche che questi luoghi possano in seguito essere aperti alla comunità locale, come luogo di condivisione per le diverse generazioni.
L’idea è anche quella di ridurre al minimo la teoria e far divertire i ragazzi con la pratica. Cosa che ora si chiama “learn by doing”.
Come Ass. HackLab Terni, abbiamo partecipato come partner alla presentazione di questi progetti e ci fa molto piacere che alcune scuole ternane si siano aggiudicate questa possibilità: De Filis, Mazzini, Benedetto Brin/Leonardo da Vinci e Orazio Nucula.
Nel venire a contatto con le scuole abbiamo trovato una realtà molto più aperta e dinamica di quello che ci aspettavamo.
L’augurio è che queste nuove attività possano essere inserite nel normale orario scolastico e non siano invece considerate come extra-curriculari.
Speriamo anche che questi professori e maestri, così volenterosi, riescano a trasmettere un po’ del loro entusiasmo ai ragazzi.
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